Siamo sicuri di saper realizzare un selfie con lo sguardo giusto, la location accattivante, e il giusto posizionamento della camera? A volte, sembrerebbe proprio di no. Labbra a becco d’anatra, location improbabili, pose da star spopolano tra le foto profilo pubblicate sui social. Ma niente paura. Un aiuto per imparare a scattare il selfie perfetto arriva da Wiko, l’azienda francese produttrice di smartphone. Che ha stilato sei semplici regole per sapere sempre cosa fare e cosa non fare di fronte all’obiettivo.

Duck face addio, e meglio uscire dal bagno

Le espressioni facciali non sono determinate dalla cultura o dalle tradizioni locali, ma fanno parte di un linguaggio universale. E la celebre posizione delle labbra a becco d’anatra stile Zoolander per fortuna volge al suo ultimo capitolo per lasciare il posto a espressioni del volto naturali. Spazio quindi a sorrisi, espressioni di stupore o tristezza invece dell’artefatta duck face. E se è il bagno ad aggiudicarsi il primo posto tra le location preferite per i selfie ora iniziano a essere davvero tantissimi gli utenti e gli influencer che si autoritraggono con l’hashtag #bathroomselfie. Soprattutto negli eleganti bagni degli hotel con specchi incastonati in cornici illuminate. Ma siamo sicuri che sia una buona idea?

Attenzione ai gesti off limits

Chissà come avrebbero reagito James Joyce o Marcel Proust, riporta Agi, se avessero visto le loro frasi più celebri a corredo di selfie provocanti. Meglio pensare al buon gusto, e chiedere ai selfie-addicted di evitare di scomodare i grandi del passato. Sui social la consapevolezza di essere sotto gli occhi di tutti è fondamentale, eppure sono tanti gli influencer che hanno perso follower a causa di un caso di “lost in translation”, cioè incomprensioni dovute all’appartenenza a culture differenti. Prima di scattare e postare bisogna stare attenti ai gesti. Ad esempio, il classico segno delle dita V con il dorso della mano non è ben visto da inglesi e australiani, che lo considerano offensivo. Anche il semplicissimo gesto di “Ok” in Brasile e Russia assume un’accezione negativa, mentre in Francia indica una persona che vale zero.

Selfie acchiappa-like con animali, e luoghi vietati

Se il gatto si conferma il re indiscusso dei selfie su Instagram, in vacanza guadagnano like anche altri animali, come il quokka, il piccolo marsupiale che vive su un’isoletta australiana. Ci sono però animali con cui è severamente proibito farsi i selfie, sia per l’incolumità dell’animale sia dell’autore dell’autoscatto. Sembrerà assurdo, ma gli animali ancora non hanno capito cosa sia una foto e potrebbero reagire in maniera inaspettata.

La lista dei luoghi in cui, per diversi motivi, vige il divieto di scattare foto è lunga e talvolta ricca di sorprese. In molti musei l’utilizzo di smartphone e fotocamere è vietato per proteggere le opere d’arte, ma anche luoghi di culto e perfino noti parchi divertimenti hanno messo al bando l’utilizzo dei selfie-stick. Quindi è meglio prima verificare.