L’80% degli italiani teme di essere alle soglie di un disastro ambientale, e il 74% pensa di aver contribuito personalmente alla creazione delle isole dei rifiuti negli oceani. Alla vigilia di una nuova era “plastic free” scandita dagli step dell’Unione Europea, e dal grido di allarme di un pianeta invaso dalla plastica, il primo studio Ipsos dedicato alla plastica racconta di una crescente consapevolezza ambientale dei cittadini. E delinea le aspettative dei consumatori nei confronti delle aziende in tema di impatto ambientale.

Le aziende non stanno facendo abbastanza per la sostenibilità

Secondo lo studio l’emergenza ecologica non è più percepita come priorità solo per una élite, ma è un problema vissuto dalla gran parte delle persone che se ne fanno carico attraverso un’acquisizione di conoscenza qualificata, cresciuta negli ultimi 4 anni del 65%. Per quanto riguarda l’allarme plastica per il 50% degli italiani si tratta di un problema molto serio, e oltre 1 italiano su 3 ritiene che siano le aziende a dover offrire risposte concrete per la riduzione dell’uso della plastica nelle confezioni dei prodotti. Aziende che per il 77% degli intervistati non stanno facendo abbastanza per la sostenibilità.

Plastic-free, un’opportunità da cogliere e una scelta strategica

Ancora in merito all’Sos plastica il 46% degli italiani però lo ritiene “solo” un problema, che esiste ma può essere risolto (26%), oppure che esiste perché ora la plastica non è adeguatamente riciclata (20%). E se l’1% considera il dibattito sulla plastica frutto di allarmismi inutili il 2% non lo vive come preoccupazione.

Dallo studio emerge però che il plastic-free rappresenta un’opportunità unica da cogliere e una scelta strategica per le aziende, e che il packaging sia il primo fattore di sostenibilità su cui viene valutato un brand (41%). Per il 52% degli italiani emerge il desiderio di trovare marche che permettano “di fare la differenza nel mondo”, ma ammettono che tra i prodotti in plastica a cui faticheranno a rinunciare ci sono le bottiglie d’acqua (il 33%), e le pellicole trasparenti per gli alimenti (il 27%).

Il 68% dei cittadini pagherebbe di più un prodotto “fatto” con politiche ambientali rigorose

Un altro messaggio significativo dell’analisi Ipsos, riporta Ansa, è quello per cui oggi l’azienda sostenibile viene ripagata dai consumatori, con il 68% dei cittadini disposto a pagare di più per un prodotto o servizio di un’azienda che attua politiche ambientali serie e rigorose.

Per quanto riguarda i propri comportamenti, il 53% dichiara di acquistare prodotti realizzati con materiali riciclati, il 48% di riutilizzare articoli monouso, il 41% di smettere di acquistare beni con imballaggi non riciclabili, e il 24% di smettere di andare nei negozi che ne usano molti.