Giugno ha registrato un significativo incremento delle presenze turistiche: gli italiani hanno infatti ripreso a viaggiare, ed è ripreso anche il flusso di viaggiatori stranieri.
“Si temeva molto la mancanza dei russi, ma l’aumento del turismo interno sta aiutando a mitigare la situazione”, commenta Asmaa Gacem, vicepresidente nazionale del CNA Turismo e Commercio, con delega alle città d’arte.
Continua invece a pesare l’assenza del pubblico asiatico, grande bacino di utenza delle bellezze nostrane. Ma “si aggiunge la rinnovata presenza degli statunitensi, che continuano a scegliere l’Italia come una delle mete preferite – continua Gacem -. I dati sulle vacanze pasquali e i ponti successivi lasciavano ben sperare in una ripresa dell’intero settore turistico. Tuttavia nessuno aveva l’ardire di pensare che ci saremmo avvicinati ai numeri pre-pandemia”. 

Nonostante l’aumento dei prezzi gli italiani hanno voglia di spostarsi

Un’indagine del Touring Club Italiano riporta che il 79% degli italiani effettuerà un viaggio tra maggio e settembre, contro solo l’1% che è sicuro di non viaggiare. Nonostante l’aumento dei prezzi innescati dalla combinazione del conflitto russo-ucraino e pandemia, gli italiani hanno quindi voglia di spostarsi coniugando il relax con la scoperta di nuovi luoghi. La congiuntura positiva si alimenta anche dell’eliminazione delle restrizioni agli spostamenti, sia nel territorio nazionale, che per quanto riguarda gli ingressi internazionali.

Giugno è il mese per viaggiare

Le maggiori presenze si registrano nel mese di giugno, quando i costi sono più contenuti, mentre luglio si conferma il mese di punta dell’alta stagione insieme alle prime due settimane di agosto, quando si registra un’inflessione nel volume di presenze. Nel mese di giugno poi la percentuale di strutture prenotate arriva al 46,3%, e il primato si perde tra luglio (21,3%) e agosto (30%), quando si passa il testimone di prima in classifica alla Grecia.
“La maggiore saturazione interessa le mete lacuali (54,1%), mentre gli altri due gradini del podio sono occupati rispettivamente dalle città d’arte (51,7%) e dalle mete balneari (44,5%). Nel mese di luglio ci sarà una possibile inversione di tendenza a favore delle città di mare, ma la presenza di stranieri assicura numeri molto positivi per il turismo culturale”, spiega ancora Gacem.

Prenotazioni voli internazionali verso l’Italia: +384% 

Il dossier di Assoturismo per Confesercenti rivela infatti che tra giugno e agosto sono previsti 27,4 milioni di visitatori nelle città d’arte, facendo registrare un incremento del +24,6% rispetto al 2021.
“Secondo quanto mostrato nel rapporto ENIT, nella seconda settimana di giugno si contavano 931mila prenotazioni aeroportuali internazionali verso l’Italia. Si tratta di una cifra del +384% superiore rispetto al 2021 – aggiunge Gacem -. Riprendendo lo stesso documento dell’Agenzia nazionale del Turismo sui voli per l’Italia, nel mese di luglio si contano 728mila prenotazioni (+222%) e ad agosto 393mila (+202%). Ora, resta aperta la possibilità dei viaggi last minute, però le tendenze sono queste e confermano dei trend ormai stazionari”.