Dal 21 al 27 settembre si è tenuta la Milano Fashion Week, ancora in versione phygital, ma con gli eventi in presenza che tornano a superare gli appuntamenti digitali. Le aspettative sul sistema moda, da sempre traino del Made in Italy, sono confermate dalla crescita dell’export, mentre resta ancora di segno negativo la variazione del numero delle imprese attive nel settore. Anche se l’effetto Covid pesa ancora sui numeri delle imprese attive nel settore a Milano Monza Brianza Lodi (-2,9 % in un anno), le prime conferme positive arrivano proprio dall’export: a giugno si registra in un anno +38,8%, dato che fa recuperare anche rispetto al 2019. Il volume delle esportazioni del settore con un +1,1% torna quindi di segno positivo. Si tratta di una sintesi dei dati elaborati sul settore dall’Ufficio Studi della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi.

Le imprese e il valore economico del settore fashion

Tra Milano Monza Brianza e Lodi il settore moda comprende circa 12.500 imprese attive, e in termini di posti di lavoro conta oltre 82.000 addetti. Per la sola Milano si tratta di 10.410 imprese per oltre 73.600 addetti, che rappresentano il 3,4% sia sul totale delle attività economiche sia sugli occupati. Tra i settori, il 40% del totale del comparto di Milano, Monza Brianza e Lodi è rappresentato da imprese manifatturiere (circa 5.000 imprese attive), a cui si aggiungono 7.500 attività del commercio al dettaglio e all’ingrosso. Rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, si registra una variazione nel numero delle imprese attive del -2,9%, dato comunque in recupero rispetto al -3,7% rilevato nel confronto giugno 2020/giugno 2019.

Segnali di recupero rispetto al 2020

Per la filiera che, solo nel territorio di Milano Monza Brianza Lodi nel 2019 produceva più di 22 miliardi di euro di fatturato, l’ultima analisi congiunturale regionale, relativa al II trimestre 2021, mostra segnali di recupero rispetto al 2020, anche se rispetto al periodo pre-Covid restano di segno negativo le variazioni di produzione e fatturato per quasi tutti i settori. Rispetto al 2019 le industrie tessili lombarde registrano -8,2% per produzione e -5,9% per fatturato,  -8,1% e -12,8% le variazioni delle imprese manifatturiere attive nella fabbricazione di articoli in pelle. In recupero invece il fatturato per la confezione di articoli di abbigliamento, con un +5,5% anche se la produzione fa segnare -7,4%.

Il valore dell’interscambio commerciale

Nei primi sei mesi del 2021 l’export per i territori di Milano Monza Brianza Lodi vale più di 4 miliardi di euro, di cui 2 miliardi hanno origine dalle esportazioni di articoli di abbigliamento e circa 1,5 miliardi dall’export di articoli in pelle. Si tratta di circa il 62% delle esportazioni lombarde di questi prodotti. USA, Cina, Francia, Corea del Sud e Regno Unito sono i primi Paesi di destinazione. A eccezione del mercato USA (-8,2%) il volume degli scambi evidenzia un aumento rispetto al 2019 per Cina (+14,2%), Francia (+4,8%), Corea del Sud (+10,9%), e Regno Unito (+74%).