Saranno circa 5,5 milioni gli europei che quest’estate viaggeranno per “motivi” enogastronomici. Ma continuano a crescere anche i viaggiatori italiani che nel 2023 hanno compiuto almeno un viaggio con principale motivazione legata all’enogastronomia. Sono il 58%, +37% rispetto al 2016, e in termini assoluti sono stimati a circa 9,6 milioni. D’altronde la ricerca di esperienze a tema cibo, vino e birra non è una peculiarità di questi turisti, perché interessa ormai tutti i viaggiatori del Belpaese: 7 su 10 ne hanno svolto almeno cinque nel corso dei viaggi più recenti (+25% sul 2021).

Da esperienze culinarie nei ristoranti a visite ai luoghi di produzione

È quanto emerge dalla sesta edizione del Rapporto Sul Turismo enogastronomico italiano’, presentato presso il Palazzo del Touring Club Italiano di Milano.
E secondo il Rapporto le prospettive per quest’anno sono positive. Nonostante la crisi, circa 1 turista italiano su 3 dichiara di avere un budget superiore al 2022 da dedicare all’acquisto delle proposte enogastronomiche. Alta è la partecipazione a tutte le tipologie di attività, esperienze culinarie nei ristoranti (94%), visite ai luoghi di produzione (74%), eventi (60%), proposte attive (54%) e itinerari tematici (48%).

Varietà e Frictionless

Sono quattro le principali tendenze del turismo enogastronomico evidenziate dal Rapporto, come riporta Adnkronos. La prima è ‘Varietà, esperienze a 360 gradi’. I turisti italiani vogliono scoprire mete nuove (63%) e diversificare l’esperienza, ricercando proposte autentiche e sperimentando attività sempre diverse a contatto con la natura. Cresce poi l’attenzione verso le esperienze in tutti i luoghi di produzione. Non solo cantine, ma anche i caseifici. La seconda tendenza è ‘Frictionless. Accessibili e facilmente acquistabili’. Così devono essere le esperienze per il turista. Il gap tra interesse ed effettiva fruizione è ancora elevato: il viaggiatore oggi deve essere messo nelle condizioni di poter reperire facilmente le informazioni, scegliere e prenotare le proposte disponibili. Non è quindi un caso che se il 63% degli intervistati dichiara di voler prenotare le visite alle aziende di produzione online, solo il 23% le ha acquistate dal sito e il 20% tramite intermediari online.

Green & social e Longevity

La terza tendenza è ‘Green & social’. Il turista italiano è sempre più attento alla sostenibilità, evita di sprecare cibo al ristorante (65%) e in vacanza ha comportamenti più rispettosi dell’ambiente rispetto a quando è a casa (54%). Mostra, inoltre, un forte desiderio di stare a contatto con la comunità locale e di contribuire al benessere sociale attraverso il suo viaggio. Aumenta poi la destagionalizzazione dell’esperienza, considerata non solo come modalità di risparmio e per vivere i luoghi quando meno affollati, ma anche per assicurare turismo tutto l’anno alle destinazioni scelte.
Quarta tendenza, ‘Longevity’. Il viaggio enogastronomico diventa occasione per dedicarsi al proprio benessere: il 71% degli italiani vorrebbe trovare menu con ricette che fanno bene alla salute. E l’ambito rurale costituisce il luogo ideale dove staccare dalla routine giornaliera e tecnologica (62%), e dalla confusione delle città.