Secondo i risultati della ricerca condotta dall’Osservatorio Big Data & Business Intelligence della School Management del Politecnico di Milano, dopo il rallentamento degli investimenti dovuto alla pandemia nel 2021 il mercato dei Big Data Analytics raggiungerà un valore stimato superiore ai 2 miliardi di euro (+13%). Si tratta di una crescita trainata soprattutto dalla componente software (+17%), e dai servizi di consulenza e personalizzazione tecnologica, mentre la spesa in risorse infrastrutturali aumenta meno della media del mercato. La ripresa coinvolge tutti i settori merceologici, con investimenti in Data Management & Analytics in aumento di oltre il 10%. Assicurazioni, manifatturiero e telco&media sono i comparti a crescita più marcata, mentre un quinto degli investimenti in soluzioni di Analytics passa da servizi in Public&Hybrid Cloud (+21%).

Nel 28% delle grandi imprese aumentano i Data Scientist 

Quasi otto grandi aziende su dieci lavora all’integrazione di dati provenienti da diverse fonti interne o esterne, e il 54% ha avviato almeno una sperimentazione in ambito Advanced Analytics. Insieme ai progetti cresce anche il fabbisogno di competenze: il numero di Data Scientist è aumentato nel 28% delle grandi imprese, ma questa crescita riguarda le aziende che già avevano investito negli scorsi anni. Di fatto, il 49% delle grandi aziende ha in organico almeno un Data Scientist e il 59% almeno un Data Engineer. Non aumenta però in modo trasversale la diffusione di figure professionali dedicate. Inoltre, nonostante i progressi dell’ultimo anno, soltanto il 27% delle realtà può definirsi un’azienda data science driven, con competenze diffuse e numerose sperimentazioni e progetti a regime in tutta l’organizzazione.

Advanced Analytics: solo il 27% è data science driven

Negli ultimi tre anni oltre la metà delle grandi imprese ha avviato almeno una sperimentazione in ambito Advanced Analytics (+8%), e circa quattro aziende su dieci hanno progetti operativi in almeno una funzione aziendale. Nella maggior parte dei casi però la diffusione è limitata ad alcune aree. Le principali difficoltà riscontrate nella fase di implementazione sono la scarsa qualità e integrazione dei dati, la parziale mancanza di competenze interne, la difficoltà di valutare i benefici del singolo progetto, e il complesso coinvolgimento dell’utente di business. Solo il 27% del campione è data science driven, il 14% è in fase sperimentale, il 28% è ai ‘primi passi’, il 16% è consapevole, e il 15%, non è interessato.

Le Pmi e gli investimenti in Analytics

Il 44% delle Pmi ha investito in Analytics o prevede di farlo entro fine anno, e un altro 44% dichiara che la pandemia ha avuto un ruolo determinante nell’acquisire maggiore consapevolezza sulla necessità di valorizzare i dati a disposizione. Rispetto al 2020, però, non si notano progressi né per le tipologie di analisi dati sviluppate né per la gestione organizzativa dell’analisi dei dati, mentre aumenta l’impegno sugli investimenti tecnologici. E se la maggior parte delle Pmi oggi svolge analisi predittive (62%) le sperimentazioni di Advanced Analytics sono presenti solo nel 14%.